Non so come decidere!
Il cliente parla di una forte sensazione di indecisione rispetto ad una scelta di vita posticipata per mesi ma non più ulteriormente procrastinabile.
Intervento di PNL
Spesso si decide seguendo la logica dell’essere o non essere. Oggi giorno il nostro livello culturale e le conoscenze che abbiamo ci permettono di andare oltre e di schiarirsi le idee in maniera oserei dire scientifica. Le scelte intraprese con la pancia possono essere le scelte ideali ma non è detto che sia sempre così. Così come le scelte prese solo con la testa possono essere le scelte ideali ma anche in questo caso non è detto che sia sempre così. A supporto in particolar modo delle seconde esiste un esercizio – la logica Cartesiana – che spesso do sia a livello business che a livello privato quando si tratta di prendere delle decisioni che io chiamo di vita. Una scelta di vita può essere, mollare un lavoro o meno, lasciare un partner o meno, fare una operazione chirurgica o meno, fare o non fare una cosa reputata molto importante o meno. Tipicamente si sceglie mettendo a contrasto il risultato che si ottiene rispetto alle due tipiche domande che ci si pone dinanzi ad una scelta difficile ovvero:
– Cosa succede se faccio X
– Cosa succede se non faccio X
In base ai risultati si sceglie se fare o non fare. Giusto?
Peccato che la realtà così presentata e così come viene valutata è solo il 50% della realtà che veramente c’è a disposizione la fuori!
Vi sono altre due domande non meno importanti e che apporterebbero un valore a volte cruciale ai fini della decisione finale che tipicamente vengono ignorate o non vengono poste. Le domande sono:
– Cosa non succede se faccio X
– Cosa non succede se non faccio X
Queste ultime due domande aprono a degli aspetti che tipicamente restano celati e non vengono valutati opportunamente. Il porre queste due domande permette di allargare gli orizzonti in quanto aggiungono delle informazioni potenzialmente molto rilevanti ai fini della scelta finale. Mentre la domanda “cosa non succede se faccio X” è “anomala” e comunque si nota una certa inelasticità al rispondervi, la domanda “cosa non succede se non faccio X” porta spesso ad un overload che può generare addirittura un mal di testa e questo a riprova di quanto venga stimolato il cervello.
Spiegazione in termini di PNL
L’allargamento delle prospettive e il guadagnare altri punti di vista in PNL si chiamano reframing o ristrutturazioni. La logica Cartesiana – che proviene grazie al contributo di Renè Cartesio – ci permette di allargare le prospettive valutando una situazione da due ulteriori punti di vista che per come è il nostro modus pensandi si tende a tagliare ad omettere di considerare.