Intervista a Marco Bigornia
Tratta da Harvard Business Review Italia Luglio/Agosto 2017 n. 7/8
RAPPORTO SPECIALE 2017
Focus sul Coaching
a cura di Rosaria Sarno.
A fianco del manager
Il coaching è una metodologia sempre più diffusa, finalizzata a sviluppare le capacità di imprenditori, manager, professionisti e anche di privati. Il punto sul settore con ICF ed esperti italiani e internazionali
I vantaggi del coaching
Il primo punto su cui ci siamo concentrati è stato quindi quello di verificare i vantaggi offerti dal coaching non solo a livello professionale ma anche personale, nonché gli ambiti in cui risulta maggiormente richiesto.
“I soggetti che si avvalgono del coaching trovano, come persone, maggior sicurezza, supporto e uno spazio d’ascolto; come professionisti una ri-affermazione del proprio ruolo, maggiore motivazione, eccellenza nella comunicazione con i propri collaboratori e i team, capacità di concordare obiettivi chiari e di monitorarne i progressi in accordo con la squadra di lavoro. Gestire il tempo lavoro-vita, overload e stress, prendere decisioni complesse, gestire i conflitti e migliorare la motivazione: questi i temi che portano manager e imprenditori al coaching. Navigare il cambiamento continuo, inoltre, una costante del nostro presente, è una delle capacità che oggi il coaching offre ai professionisti”.
L’evoluzione e il futuro del coaching
Il secondo filone che abbiamo analizzato è quello dei cambiamenti registrati nel coaching negli ultimi anni sia come evoluzione sia come metodologie utilizzate, con uno sguardo al possibile futuro del coaching.
“Il mercato italiano sta scoprendo oggi il vero potenziale di trasformazione del coaching. I committenti che si rivolgono a noi sono sempre più consapevoli dell’importanza di selezionare coach certificati con credenziali ICF e AICP (Associazione Italiana Coach Professionisti). La nostra formazione, infatti, e i principi che guidano il nostro lavoro rispondono a standard etici e di qualità molto elevati. Le metodologie che danno oggi i migliori risultati integrano il coaching con altre discipline, come la PNL (Programmazione Neuro Linguistica), per una comunicazione eccellente, l’analisi transazionale e le costellazioni organizzative, per armonizzare relazioni e sistemi. In aggiunta, il coaching è più accessibile. Non solo appannaggio delle grandi multinazionali, oggi favorisce la crescita anche di PMI e micro imprese, dove facilita le trasformazioni legate al passaggio generazionale, all’evoluzione del management, al cambiamento delle tecnologie: in sostanza, accompagna la transizione verso il futuro. Il coaching entrerà sempre più in maniera strutturale nelle organizzazioni: i manager coach e la presenza in-house di coach professionisti, favoriscono un clima più sereno, coeso e motivante e un aumento delle performance misurabili”.
Le modalità di coaching offerte
Il terzo blocco tematico della nostra inchiesta riguarda le specifiche esigenze cui rispondono le metodologie di coaching proposte dai coach intervistati e dalle loro strutture.
“‘Riconosci di avere sete e ti dai da bere’, così una partecipante al corso di Allenati per l’Eccellenza, HR director, ha descritto il contributo che il nostro coaching le ha dato”, racconta Marco Bigornia. “La domanda che molti manager cominciano a porsi, una volta entrati nei nostri percorsi, è ‘Che cosa mi fa stare bene?’ e poi lavorano con noi per costruire ciò che li fa stare bene, sul lavoro e nella vita privata. Il nostro approccio ha un unico centro: il coaching è al servizio della persona nella sua interezza. Ciò che i professionisti si portano a casa, e in azienda, è la capacità di impostare strategie decisionali allineate ai propri valori profondi, etiche, che generano reale equilibrio tra ciò che sono e il loro lavoro. Un equilibrio che alimenta le relazioni con i collaboratori, con i clienti e verso risultati d’eccellenza”.